Nel nome del Bio: la vendemmia di chi non vendemmia

Nella Toscana del Nobile di Montepulciano, la decisione degli imprenditori veneti Susanna Ponzin e Isidoro Rebatto: «Avremmo superato i limiti del rame»

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Niente vendemmia 2023 per Podere Casanova di Montepulciano. La decisione dei titolari Susanna Ponzin e Isidoro Rebatto – imprenditori giunti in Toscana dal Veneto, nel 2016 – è maturata il 3 luglio scorso ed è stata resa pubblica in mattinata. In quella data sono stati
interrotti i trattamenti contro la peronospora, gettando la spugna per l’intera vendemmia 2023: «Il rame utilizzato in tale data risultava pari a 1,8 kg per ettaro e per noi è impensabile fare più trattamenti di quelli che ci siamo prefissati per essere davvero Azienda ecosostenibile e biologica».

«Considerato che, per scelta aziendale, utilizzano al massimo il 50% del rame consentito in agricoltura biologica per la Regione Toscana, ovvero 6kg/cu/ha – evidenziano i titolari di Podere Casanova Montepulciano – andare avanti avrebbe significato oltrepassare sia il loro limite che quello normativo. Cerchiamo sempre di ridurli il più possibile: nel 2021 abbiamo utilizzato 0,83 kg di rame per ettaro e nel 2022 appena 0,37 kg».

PODERE CASANOVA, NIENTE VENDEMMIA 2023 CAUSA PERONOSPORA

Susanna Ponzin e Isidoro Rebatto gestiscono 17 ettari di vigneti e producono 10 etichette, con il marchio Equalitas che lo certifica azienda agricola ecosostenibile. Dal 2021 Podere Casanova è in conversione biologica, con una sperimentazione in atto dal 2019 che tende a portare l’utilizzo del rame a quantità ridotte sino all’abolizione totale. Nel 2023, per il terzo anno consecutivo, i vigneti sono coltivati in modalità naturale, con una bassissima quantità del metallo pesante.

«Ci spiace – proseguono – non è stata una decisione facile quella di non effettuare le vendemmia 2023, ma ne siamo fermamente convinti. Una scelta coerente con la nostra visione, che mette in primo piano tutela dell’ambiente e salute di chi beve i nostri vini. Lo stop alla vendemmia ci ha permesso di concentrarci maggiormente su molti altri importanti aspetti del nostro lavoro, sia in vigna che in cantina, e siamo più che mai motivati a proseguire sulla nostra strada di produrre un vino sano, corretto, giusto. Un Vino Nobile di Montepulciano unico per il suo carattere, piacevole da gustare, emozionante, che porti in sé il timbro del nostro stupendo territorio, che contribuiamo a salvaguardare». L’appuntamento è quindi con l’annata 2024. Peronospora permettendo.

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